Sasà racconta che sono state condotte azioni molto importanti a Roma che i tedeschi volevano far diventare uno snodo fondamentale per il fronte di Cassino contro l’esercito alleato e per essere città di svago. Le azioni causarono l’allargamento del coprifuoco, la proibizione dell’uso delle biciclette, visto che le prime azioni erano state fatte su due ruote. A Natale del 43 i tedeschi chiodini una tregua tramite un manifesto in cui si dichiarava la sospensione del coprifuoco e delle razzie a fronte di una sospensione degli attacchi. La cosa non fu accettata. Il 26 di dicembre Mario Fiorentini lancia uno spezzone davanti a Regina Coeli e fa saltare un camion di tedeschi, la notte del 31 Sasà e Carla Capponi fanno saltare il centralino telefonico della contraerea tedesca. Poi il 22 gennaio ad Anzio sbarcano gli alleati e si predispone l’insurrezione a Roma. Sasà viene mandato a Centocelle.
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