- raccontato da Bellomarini Irene | 1923
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/05/2011
Irene raggiunse una delle sorelle a Roma che stava a servizio in casa dei proprietari di una fabbrica di confetti. Irene sbucciava le mandorle nell’acqua bollente. Andava a prendere il latte e in latteria incontrò un ragazzo di dieci più vecchio. Sulle prime Irene non voleva poi si sposarono. Era ancora tempo di guerra, niente vestito bianco solo un taierino. In paese c’erano i tedeschi, i partigiani… Irene partorì il primo figlio in montagna aiutata da una contessa che era rimasta bloccata nella casa di campagna. Furono un paio d’anni davvero brutti anche se per via del bambino a casa di Irene non successe nulla, anzi tutti cercavano di portarle qualcosa. Dopo l’armistizio, in un paesino vicino, i partigiani uccisero un tedesco e i tedeschi rastrellarono dieci uomini per rappresaglia: c’erano suo marito, il padre, il fratello e lo zio. Li lasciarono a casa della contessa per una settimana con la minaccia di ucciderli se fosse morto un altri militare tedesco. Poi dovettero scappare verso Fabriano e i dieci tornarono a casa.
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