Con l’arrivo degli americani (gruppo dei canadesi) per Savarino e altri prigionieri si prospetta la possibilità di un vero ritorno a casa. Ricevono precise indicazioni e, divisi in scaglioni, cominciano a rimpatriare in Italia. Il viaggio di ritorno è di nuovo in treno: dura venti giorni, dal 01 al 18 settembre del 1945. Raggiunta l’Italia, fra stenti e paura, con mezzi di fortuna, riesce finalmente ad arrivare ad Agira e a riabbracciare i suoi cari.
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