Remo Sampietri classe 1936, a distanza di sei giorni dalla giornata della terra del 22 aprile 2013, il giorno ventotto, presso il locale della Consulta degli anziani di Monteroni d’Arbia, ha voluto recitare una sua poesia dopo la presentazione da parte del suo amico Massimo del suo libro “ La mia famiglia contadina dal 1898 al 1962”. In questa poesia Remo racconta la storia della sua vita nell’ambito della sua famiglia, ove vigeva prima di tutto il rispetto "Prima si ascolta poi si parla". Racconta dei lavori svolti, degli attrezzi utilizzati del bestiame. I suoi libri: " la vanga e la zappa, il contrino ed il volta orecchio ". In ultimo Remo chiede una laurea di dottore in agraria. Dall’esposizione del suo libro, con tanto di relatore, sembra assistere ad una tesi di un laureando in Scienza della vita. Tu Reno oltre al sapere alla conoscenza del lavoro dei campi da contadino in uso nella mezzadria, hai acquisito la padronanza di coltivare l'orto, un orto particolare, meglio conosciuto a Monteroni come il bio orto o orto della solidarietà. Il cui raccolto lo metti a disposizione di quelli anziani di Monteroni che non possono più coltivare, infine come riposo, fai servizio, alla guida dell'ambulanza della Pubblica Assistenza. Tu Remo hai coltivato e continui a coltivare con amore quella terra generosa nel fornire i suoi frutti che tu raccogli e distribuisci, rinnovando e conservando quella solidarietà che era tradizione della mezzadria.
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