Si misero in contatto con la rete clandestina del Partito Comunista che per ogni zona di Roma aveva dei responsabili. I contatti erano rapidi, nessuno conosceva il cognome degli altri. Le azioni che Vera faceva consistevano nel prendere dei volantini e poi distribuirli. Vera ha fatto, tra le altre, la distribuzione dei volantini all’università la mattina che venne ferito Gizio e ricorda la grande fuga verso Viale Regina Margherita con gli spari dei fascisti.
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