- raccontato da Max Giacomini | 1922
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Il Gen. Giacomini, all’epoca ufficiale, l’8 settembre si trovava in Germania, in missione sul lago di Costanza insieme ad altri due ufficiali. Erano rientrati al proprio alloggio quando Max venne avvertito da un cameriere ungherese che l’Italia aveva firmato l’armistizio. Vennero mandati in campo di concentramento di transito dove cominciavano ad affluire i primi militari italiani dall’Albania e dalla Croazia. Non si avevano né ordini né informazioni e tutti si sentivano abbandonati. La prima preoccupazione era comunque di sapere cose avrebbero fatto i tedeschi degli italiani. I tedeschi, la prima cosa che fecero fu di separare gli ufficiali dai soldati perché sapendoli fedeli alla monarchia, erano certi che sarebbero stati più restii a restare dalla parte della Germania. Cominciava la campagna di adesione a Salò.
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