- raccontato da Bianchedi Guido | 1920
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Guido nel campo ha assistito a parecchie impiccagioni, la forca era sul piazzale dell’appello, rialzata in modo che tutti potessero vedere, aveva cinque posti. Almeno una volta a settimana la forca si riempiva. Al lavoro si andava a piedi se la destinazione era al di sotto dei cinque km il che significava avere pochissimo tempi dopo i turni di lavoro. E poi c’erano i tempi lunghi degli infiniti appelli. Si passavano in piedi 18 ore. Per qualunque sciocchezza scattavano le punizioni, anche sporcare per terra era considerato sabotaggio. Senza contare che gli ordini erano in tedesco e bastava non rispondere o rispondere in modo considerato sbagliato. Guido ha la sensazione che il fine era di instillare paura ma l’ultimo dei problemi era il materiale umano perché ne arrivava da tutta l’Europa. Il campo di Dora era il più segreto e misterioso.
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