- raccontato da Carola Cohn | 1927
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Nel ghetto venne fatto un film di propaganda per dimostrare che gli ebrei erano trattati bene: vennero costruiti ambienti finti, finti caffè, finti locali, finte situazioni dove i bambini erano felici. Quando il film fu finito tutti quelli che vo avevano partecipato furono mandati ad Auschwitz e subito eliminati. Tutti tranne un danese che si salvò perché il Re di Danimarca aveva fatto un accordo con il governo tedesco: niente grano alla Germania se anche solo un ebreo danese fosse morto. Tra i parteciparti al film poi uccisi c’era il padre di Carola che aveva suonato il violino nella scena di una festa da ballo. Carola lo ha scoperto anni e anni dopo guardando il film.
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