Angelo Cassia

 
Angelo Cassia

nato nel 1926
Torino

7 Racconti

5.0 min
Il simpatico Angelo ci racconta delle giornate di sci organizzate dal Gruppo Sportivo Lancia a cui era iscritto e delle difficoltĂ  di allora in quelle che erano le risalite per le montagne. uno sport che ha praticato per alcuni anni, fino a quando non ha perduto gli sci....
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2.5 min
Fin da bambino, dopo aver accompagnato il padre ad assistere a una partita della Juvntus, Angelo ha coltivato una grande passione: quella per il gioco del calcio. fu proprio questa passione a spingerlo intorno agli anni '40 ad iniziare ad allenarsi nei pulcini della Juventus....
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2.8 min
Angelo dedica un suo racconto alla tragica fine di alcuni suoi compagni partigiani, uccisi brutalemnte dai Tedeschi dopo aver lanciato delle bombe in una tattoria frequentata dalle truppe naziste e dopo aver causato diversi feriti...
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6.7 min
Nel settembre del 1944, le valli occupata dalla truppe partigiane in cui militava Aldo vennero prese d'assalto da un ultimo e violento rastrellamento. fu così che ai giovani ribelli non restò che fuggire, cercando salvezza al di là  dei monti, in Francia...
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2.5 min
Nel febbraio del 1944, Angelo lascia Torino per arruolarsi nelle truppe partigiane stanziate nelle valli di Lanzo. essendo giovane e inesperto, viene spedito nella Val Grande, la piĂą ampia e la meno difendibile, dove venivano destinati tutti i ragazzi alla prima esperienza che arrivavano dalla cittĂ  senza armi.
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5.2 min
Durante la guerra, Angelo lavorava presso la Felice Rasetti,un'officina meccanica che spesso doveva rispondere a commesse di fabbriche belliche, quali Fiat e Alfa Romeo. Angelo e alcuni colleghi iniziano una vera e propria strategia di sabotaggio, per rallentare la produzione....
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2.8 min
Durante i bombardamenti che colpirono la città  di Torino nel 1943, Angelo era solito, insieme ad alcuni vicini, cercare riparo presso quella che veniva chiamata "fognatura bianca", ovvero una fogna in construzione, non ancora allacciata agli scarichi delle case e quindi asciutta. Solo per un breve periodo riuscì a ripararsi all'interno di un rifugio costruito sotto un circolo rionale fascista.
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