Marisi Marella

 
Marisi Marella

nato nel 1926
Roma

4 Racconti

4.0 min
La nonna ha giocato un ruolo molto importante nella vita di Marella: le ha insegnato a cucire, a cucinare, era la persona che organizzava e teneva insieme tutta la famiglia. La televisione, arrivata dopo e comunque acquistata non subito, non ha avuto invece tutta l’importanza che ci si aspetterebbe. D’altra parte la famiglia era molto numerosa, andavano tutti d’accordo, era piacevole stare insieme. E inoltre, tutti, oltre a Marella, amavano la lettura e il cinema. Senza contare che da bambini il padre li aveva sempre portati in giro per monumenti e arte e la stessa cosa l’ha fatta il marito di Marella coi figli. Una famiglia, quindi, dove si è sempre respirato un po’ di cultura.
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6.0 min
Si erano conosciuti per strada quando Roma era stata liberata ma ancora la guerra continuava al Nord. Lui a Roma aveva una sorella ma non riuscivano ancora ad avere notizie della famiglia. Lui insisteva perché Marella andasse a conoscere la sorella ma lei non si fidava. Si accorse di essere innamorata solo quando, dopo il 25 aprile, lui partì per tornare nel Veneto. E solo allora andò a conoscere la sorella di lui. Si sono sposati e hanno abitato a Treviso fino al 1956, quando lui è riuscito a trasferirsi a Roma. Marella ricorda le nevicate del 56. Abitavano a San Paolo. Poi, coi figli grandi e un po’ di risparmi, hanno comprato per il figlio la casa a Spinaceto dove Marella abita adesso perché il figlio non è voluto andarci visto che Spianaceto sta fuori dal raccordo.
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7.1 min
L’8 settembre per la famiglia di Marella che era di fede monarchica fu un dolore; e quando i Savoia scapparono, lo sconcerto fu tale che nessuno volle commentare la cosa. Dei tedeschi a Roma Marella non ricorda particolari problemi tranne la fame visto che avevano requisito tutto. Con gli americani invece i problemi ci furono perché insieme a loro arrivarono le truppe alleate del nord-Africa, gli stessi marocchini che in Ciociaria avevano stuprato moltissime donne. E il padre di Marella proibì alle figlie di uscire di casa.
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2.9 min
Marella ha fatto le scuole durante il fascismo; come tutte le bambine andava dalle suore perché all’epoca, per questioni di buona educazione, solo i maschi andavano alla scuola pubblica. A suola Marella ha fatto le cose di tutti: le adunante, gli esercizi ginnici. Guai a mancare: si veniva sospesi dalla scuola. Del fascismo Marella ricorda che quando Mussolini parlava, la nonna era capace di prendere posto sotto il balcone di piazza Venezia due ore prima. Il padre invece non aderiva, aveva preso la tessera ed era riuscito così a mantenere l’impiego, aveva accettato di indossare un paio di volte la camicia nera che gli aveva comprato la moglie ma un giorno l’ha messa in varichina ed è diventata marroncina.
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