Gonemi Leonardo

 
Gonemi Leonardo

nato nel 1936
Pomezia

4 Racconti

4.1 min
Dopo la morte della madre Leonardo è rimasto con la nonna che però spesso era ubriaca. Per evitare le botte Leonardo spesso dal lavoro andava a dormire dentro i camion di un amico. Leonardo ha cominciato a lavorare a undici anni, ufficialmente, perché anche ai tempi delle elementari prima di andare a scuola, alle quattro del mattino, andava a lavorare in un bar. Il gioco preferito era la nizza che a Tunisi si chiamava scarnello.
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3.4 min
Pomezia era più piccola, dove adesso è costruito erano tutti poderi. Fu proprio in quell’anno che cominciarono a impiantare gli stabilimenti. Molte persone hanno venduto il terreno per andare a lavorare in fabbrica. La piazza davanti alla chiesa prima era pena di biciclette e un anno dopo era piena di automobili. Torvajanica prima era conosciuta e da pochi, solo perché era stata uccisa la Montesi, una cameriera che stava a servizio a Roma.
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5.1 min
La Tunisia che ricorda Leonardo era un paese internazionale, abitato da francesi, corsi, ebrei, italiani, maltesi. Nel 1960 quando la Tunisia diventò un paese definitivamente arabo, Leonardo decise di venire in Italia. Sarebbe andato volentieri a Marsiglia dove c’erano il cognato ma in Francia lui e la famiglia sarebbero stati sempre stranieri. Così vennero a Torvajanica. La zona cominciava a svilupparsi grazie alla Casa per il Mezzogiorno. Leonardo ha fatto il manovale nella costruzione del Villaggio Tognazzi e poi ha fatto sempre il cameriere.
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7.4 min
Leonardo è nato a Tunisi dove i nonni si erano trasferiti dopo la prima guerra mondiale e dove avevano comprato un po’ di terra. Della guerra Leonardo ricorda i mitragliamenti e i bombardamenti e le corse per nascondersi. All’epoca era ancora via la madre che passava la giornata a fare le file con la tessera annonaria. Del pane si poteva mangiare solo la crosta perché la mollica era cattiva, come ci fosse dentro il terriccio. Il brodo si faceva con l’osso do cavallo e si mangiava pasta a pranzo, cena e colazione.
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