Mirto Sartori

 
Mirto Sartori

nato nel 1929
Venezia

3 Racconti

6.0 min
Il signor Mirto parla del momento in cui cominciarono ad arrivare i primi computer nelle centrali elettriche. Nota che con l'informatizzazione e l'automazione, i rapporti umani e la comunicazione sopratutto fra il personale delle centrali sono diminuiti. Non era più necessario chiamare per sapere il livelli dei laghi ma si ottenevano le informazioni direttamente sul computer.
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4.3 min
Le linee dell'energia elettrica sono esposte a molti pericoli: dalle tempeste ai venti forti e agli alluvioni. Quando le cabine andavano sott'acqua, durante gli alluvioni, bisognava tagliare le linee e ricreare gli allacciamenti più a monte. Anche il vento di scirocco poteva causare danni in quanto quando era ad alta umidità salina, si accumulava sugli isolatori delle linee ad alta tensione e li faceva scaricare. Non solo fattori ambientali causavano danni alle linee, anche l'uomo poteva inavvertitamente o volontariamente causare dei danni alle linee. Nei cantieri le gru spesso toccavano le linee o i cacciatori sparavano agli isolatori, quando li andavamo a sostituire li trovavamo impallinati .
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9.0 min
Il signor Mirto racconta i suoi primi giorni di lavoro in Enel e la esperienza nell'ufficio ripartitore da cui si gestiva la rete elettrica. Il lavoro consisteva nel gestire e programmare la produzione delle centrali in funzione della richiesta, provvedere ai disservizi durante i temporali e gestire i guasti delle linee e i sovraccarichi. Lavorare alla ripartizione era un ruolo di prestigio: si diceva "non si muove foglio che il ripartitore non voglia..."
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