- raccontato da Martinuzzi Giovanna | 1930
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Provincia di Roma - Per la memoria | 24/08/2011
Il padre di Giovanna aveva lavorato per gli slavi e prima ancora per i tedeschi perché, da austroungarico, conosceva il tedesco. Sentivano tutta la differenza fra essere italiani e gli slavi comunisti con il loro regime molto restrittivo. La madre che lavorava all’ufficio annonario, era stata anche arrestata e quasi fucilata per non aver dato le tessere che gli slavi chiedevano. E poi si cominciava a sapere delle foibe, erano stati estretti i primi corpi dalla foiba di Vines. E si era saputo che molti erano stati uccisi in mare, con una pietra legata al collo.
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