- raccontato da Spizzichino Mario | 1925
- caricato da
Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
E un giorno, era il 5 maggio 1945, arrivarono gli americani. Mario si è ritrovato in ospedale in un campo americano a Gusen. Era molto scosso, in stato confusionale per le privazioni. Anche mangiare non era possibile perché il troppo cibo scatenava la dissenteria e molti morivano. La dissenteria non era cosa nuova, nel campo a Mario è capitato di mangiare il carbone per le sue capacità astringenti. Arrivato a Bolzano Mario ha baciato la terra, era di nuovo in Italia. E’ arrivato a Roma col treno, allo scalo di San Lorenzo. All’epoca la madre abitava a piazza degli Zingari a Rione Monti: Mario è arrivato con ancora addosso una coperta militare. Il primo incontro fu col barista che gli disse che lo credevano morto. Poi l’abbraccio col fratello e poi la madre. E poi i parenti di chi era stato deportato, a chiedere notizie.
visualizzato 14366