Leone Sabatello 3/3 – La liberazione

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  • raccontato da Sabatello Leone | 1927
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Ad un certo punto i tedeschi hanno evacuato il campo, ha fatto la marcia della morte ed è arrivato con gli altri sopravvissuti in un campo dove aveva il compito di scavare le buche per seppellire i morti dopo averli coperti di calce. Alla fine sono arrivati i russi. I deportati sono stati trattati bene dai russi ma sul piano del cibo anche i russi erano conciati male. E Leone decise di passare al campo americano. Finalmente Leone è riuscito a saltare su una tradotta che veniva in Italia. Da Bologna è venuto a Roma e arrivato al Ghetto, pensava di non trovare più il Tempio che invece era stato risparmiato. E nel frattempo tutti lo avevo visto. Era agosto del 1945. Ma Leone era solo. Della famiglia era rimasto solo il fratello. Dopo soli due anni Leone ha sposato la cugina di un amico con cui giocava a pallone: aveva già ripreso il suo vecchio lavoro.
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