- raccontato da Massimo Siddi | 1928
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Redazione | 13/08/2010
Il padre del signor Massimo lavorò per la Società Elettrica Sarda, alla costruzione degli impianti del Lago Alto Flumendosa. Nel 1929 a causa della recessione il progetto fu abbandonato ed il padre si trasferì, insieme alla famiglia, nel cantiere degli impianti di Coghinas. Era una vera piccola città con tutte le strutture neccesarie: asilo, scuola, chiesa, assistenza medica... Vivendo nel cantiere il signor Mario già a quattro anni sapeva distinguere le varie figure professionali. Lì conobbe Giulio Nata, il premio Nobel per la chimica, che all'epoca lavorava per la Società Sarda Amonia alimentata dalla centrale di Coghinas.
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