Tolfa e Allumiere

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  • raccontato da Tito Marazzi | 1949
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 18/09/2012
La tradizione del cuoio per cui Tolfa è famosa in realtà viene dal viterbese. Tolfa è sempre stata una cittadina agricola e di allevatori contrapposta ad Allumiere che è sempre stata una città mineraria e industriale. A Tolfa, fra l’altro i terreni sono di proprietà pubblica; la cosa è dovuta al fatto che nel 1463 viene scoperto l’allume, sostanza importante per il fissaggio del colore sulle stoffe. Da quel momento il papa acquisisce tutti i territori e da in gestione gli appalti per l’estrazione con periodi di dodici anni. Arrivano nella zona persone che sanno fare i minatori ma che non hanno interesse a integrarsi nel sistema agricolo mentre i tolfetani non vogliono avere nulla a che fare con l’estrazione dell’allume. E così il papa mantiene le miniere e regala a Tolfa tutti i terreni fino al mare. Le terre sono di proprietà in parte di un Ente agrario, in parte del Comune. L’ente agrario le da in concessione per tre anni a chi le vuole coltivare. Questo ha permesso al territorio di restare incontaminato perché nessuno può insediarsi come proprietario e costruire. Fra tolfetani e allumieraschi c’è un tipo di vita totalmente diversi. I tolfetani che percepiscono denaro solo dalla campagna e solo una volta l’anno, sono risparmiatori, gli allumieraschi invece sono abituati al salario ogni mese e spendono
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