Silvano, di Villanova di Bagnacavallo, racconta del lavoro cominciato presto, prima a intrecciare le erbe palustri, poi come muratore, a 11 anni, interrompendo gli studi. Tra i gioci che faceva da ragazzo ricorda lo "Zacchen", usando i mattoni, e la trottola da fare girare con il frustino. Si è dedicato molto anche al calcio. Ha dei ricordi sul periodo del fascismo in cui sono venuti a prelevare un suo vicino per ucciderlo. Ritiene che si stava meglio una volta anche se la vita era più dura, perchè c'era più solidarietà tra le persone e bastavano cose semplici per stare bene
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