- raccontato da Clemente Aldo | 1920
- caricato da
Provincia di Roma - Per la memoria | 24/08/2011
Aldo Clemente racconta che gli italiani andarono via per una questione culturale, per paura delle foibe e per le difficoltà religiose. I profughi sono stati almeno 300 mila. Si possono considerare tre gruppi: i più giovani andarono all’estero, fra Argentina e Australia; i meno giovani andarono nei vari comuni italiani e forse non c’è comune che non abbia almeno un profugo; i più anziani si sono fermati vicino Trieste. Il Paese era povero, nei campi profughi la gente era denutrita. Nel ’47 all’attuale villaggio giuliano esistevano le baracche per gli operai che avrebbero dovuto costruire l’EUR. Tra gli industriali romani si era riusciti a raccogliere i soldi per allestire 120 appartamenti per i profughi. Tratto dal film documentario Voci in esilio, per gentile concessione del Museo di Fiume - Roma
visualizzato 12199