- raccontato da Angelo Cariati | 1933
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/07/2011
Si giocava a pallone con una palla fatta di stracci. E si giocava a piedi scalzi perché le scarpe erano una cosa preziosa e non si dovevano consumare. Angelo andava a scuola dalle nove del mattino alle quattro del pomeriggio con una pausa per la mensa. Tornato a casa si giocava. La madre era casalinga, il padre lavorava in una ditta tedesca che produceva bilance, azienda che chiuse dopo l’armistizio. E il padre andò a lavorare alla Innocenti dove facevano la Lambretta.
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