- raccontato da Schurzel Sergio | 1926
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Provincia di Roma - Per la memoria | 24/08/2011
Sergio Schurzel fu prima arruolato dai tedeschi ma si fece esonerare per malattia. Poi arrivarono i titini che portarono via un sacco di gente che non tornarono più: erano fascisti, commercianti, persone di sentimenti italiani. Sergio non si sentiva tranquillo e non dormiva più in casa, andava a dormire in casa di una zia a Trieste. Molti amici vennero arrestati. Nel 1947 venne chiesto di optare fra la cittadinanza italiana e quella slava. La famiglia scelse la cittadinanza italiana e aspettò il passaporto provvisorio per poter venire in Italia. Quando il passaporto arrivò, la notte stessa, furono mandati alla stazione senza il tempo di preparare le valige. ormai tutti i responsabili dell'annessione dell'Istria alla Jugoslavia sono morti. Qualche italiano è rimasto magari perchè era anziano o non aveva posto dove andare. Adesso bisogna pensare al futuro magari facendo in modo che l'italianità non sparisca da quelle terre. Tratto dal film documentario Voci in esilio, per gentile concessione del Museo di Fiume - Roma
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