- raccontato da Melina Ascione | 1945
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Provincia di Roma - Per la memoria | 20/09/2012
Melina è stata sempre colpita da cosa mangiavano i carrettieri: dentro al pane c’erano gli spaghetti. A casa si mangiavano molte minestre. Si mangiava un primo e poi un pezzo di ricotta o di mortadella. La frutta non si dava da mangiare ai bambini, ci si faceva la marmellata. La domenica si faceva il ragù ed era l’unico giorno della settimana. Il pesce si mangiava sempre ma era pesce povero: le alici, il pesce di paranza. A Natale c’era il capitone che veniva comprato vivo e tenuto nella vasca da bagno, poi veniva preso con un canovaccio e ucciso. Il brodo si usava poco e quando si faceva era segno che qualcuno stava male.
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