Guido Cencini presenta le sue opere terza parte
Mentre continuano a scorrere i suoi scritti, proiettati
sul telo posto alla parete, assieme
alla sue foto, io se anche di qualche anno più giovane, ho l'impressione che quel passato sia ancora vivo perché sono in quelli anni 50 quando l’Italia ha avuto la sua crescita e ammentandolo ci può aiutare ad uscire dalla crisi economica e sociale che appare irreversibile.
Ancora dalle spiegazioni di Guido si può apprendere di come porsi davanti ai problemi odierni ed assumere la giusta posizione
per trovare la soluzione più soddisfacente.
Guido, classe 1923, dall’alto dei suoi novanta anni è rimasto l'attrezzista di allora e si adopera a trasmettere a chi lo legge o lo ascolta il modo di porgersi al mondo siano essi artefatti, persone, con il suo modo di lavorare ed i suoi lavori caduti in disuso ma fatti con “mano occhio e cervello”.
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