Vittoria Rocca nasce il 19 luglio 1925 a Torino da Carlo Rocca di Incisa Belbo e Caterina Curzel. E’ la secondogenita di una famiglia numerosa e benestante che vive nel quartiere di San Salvario, in via Madama Cristina. Il padre è direttore di Banca e la madre, nata in Germania a Bonn, si è trasferita in giovane età prima in Trentino e poi a Torino. Vittoria frequenta il liceo classico Alfieri, e coltiva le sue passioni, la lettura e la montagna.
In inverno scia e d’estate inizia a dedicarsi con buoni risultati all’alpinismo. Insieme allo zio materno, con cui poi condividerà l’esperienza della guerra di liberazione, si cimenta in gite che sconfinano sempre più in arrampicate e salite in alta quota e frequenta quegli ambienti dove l’antifascismo è presente anche se non ancora strutturato.
Nel ’43 entra a far parte della Divisione Autonoma Sergio De Vitis che opera in Val Sangone; è responsabile dei collegamenti logistici e operativi tra la Brigata Sandro Magnone, all’interno della quale è inquadrata col grado di tenente, e il resto del Piemonte. Nel ’44, a Torino, viene individuata dalla Gestapo per la sua attività antifascista ma riesce a sottrarsi all’arresto e a raggiungere l’alta Val Sangone dove opera la sua Brigata e dove si ricongiunge con lo zio materno che è Vicecomandante della formazione: parteciperà alla vita attiva della Divisione fino alla liberazione di Torino il 27 aprile ’45.
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