Il bucato con la cenere e l'alloro
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- raccontato da Anna Maria Guglielmi | 1940
- caricato da Redazione | 20/01/2011
COMMENTO
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angelo libranti
24/04/2012 - alle ore20:51
24/04/2012 - alle ore20:51
Per sbiancare il bucato, prima della seconda guerra mondiale, si usava l'urina. Mia nonna
ha usato questo sistema fino a che i figli, mia madre ed i miei zii, una volta grandi non proibirono tale discutibile procedura.
Subito dopo la guerra ho memoria del calderone di rame nel quale si facevano bollire le lenzuola e la biancheria intima insieme alla cenere, che veniva aggiunta dopo il massimo grado di bollitura. Non ricordo le foglie di alloro nel calderone; i panni puliti venivano conservati nelle madie insieme ad erbe aromatiche, forse compreso l'alloro.
A giustificazione del comportamento di nonna aggiungo che contribuiva a sbiancare i panni. l'ammoniaca contenuta nell'urina. Venivano poi abbondantemente sciacquati e profumati, come detto, con erbe aromatiche.
L'operazione era faticosa ed anche percolosa a causa dell'acqua bollente.
Meno male che hanno inventato la lavatrice.
ha usato questo sistema fino a che i figli, mia madre ed i miei zii, una volta grandi non proibirono tale discutibile procedura.
Subito dopo la guerra ho memoria del calderone di rame nel quale si facevano bollire le lenzuola e la biancheria intima insieme alla cenere, che veniva aggiunta dopo il massimo grado di bollitura. Non ricordo le foglie di alloro nel calderone; i panni puliti venivano conservati nelle madie insieme ad erbe aromatiche, forse compreso l'alloro.
A giustificazione del comportamento di nonna aggiungo che contribuiva a sbiancare i panni. l'ammoniaca contenuta nell'urina. Venivano poi abbondantemente sciacquati e profumati, come detto, con erbe aromatiche.
L'operazione era faticosa ed anche percolosa a causa dell'acqua bollente.
Meno male che hanno inventato la lavatrice.